Mi affretto a bere l’ultimo sorso del caffè prima che si freddi. Una fievole e rugginosa voce sussurra strofe su un giro di chitarra acustica.
L’amico a fianco estrae dallo zaino l’armonica a bocca e dà inizio ad una jam session che si diffonde nell’aria tersa dei 2.457 m del Rifugio Bolzano.Questo l’epilogo di una giornata iniziata circa 9 ore prima, quando di buon ora tre ragazzi nuotano nei laghetti di Fiè allo Sciliar immersi in un acqua così limpida e immobile da sembrare irreale.
Nel mezzo tante ore di pedalata.
Ma la vera gioia è stata nel cogliere come le persone incontrate abbiano a loro modo celebrato la strabiliante bellezza delle dolomiti, fondendosi nell’atmosfera e contribuendo attraverso le loro attitudini nel rendere tutto ancor più magico.